Tanti fan scatenati per il concerto dell’artista napoletano che ha mostrato, oltre all’indiscutibile talento, anche il suo profondo lato umano

Foto: nino.d’angeloofficial

Sabato scorso (26 ottobre, ndr) tutta Napoli era a Mondorf-les-Bains. O almeno tutta quella Napoli (e non solo) che ama e segue Nino d’Angelo da circa 40 anni. Perché sono proprio 4 i decenni che l’artista partenopeo sta festeggiando in questo 2024 con una turné che tocca Italia ed Europa. Nino, instancabile e in gran forma, ha estasiato un pubblico di fan accaniti per ben due ore (senza pausa) nella bella sala concerti della città termale lussemburghese. Canzoni iconiche e più recenti, con un finale dove l’artista, nato in un quartiere popolare di Napoli (San Pietro a Patierno), non si è risparmiato: tra selfie, autografi e abbracci direttamente sul palco, magistralmente accompagnato da un’orchestra di eccellenti musicisti.

Fra i quali è spiccata la voce di Milly Ascolese, sua vocalist da 14 anni, come ci ha raccontato lei stessa nel backstage. Durante lo spettacolo non è mancata certo la canzone-inno del Napoli Calcio, nata da una pellicola del 1987 di cui fu protagonista il cantante (I ragazzi della curva B); e mentre tutti e tutte la cantavano a squarciagola, i membri del Club Napoli Lussemburgo gli hanno offerto la sciarpa gadget.

Credits: Pierre Baldino

Abbiamo visto un Nino commosso, felice, che ha dialogato a lungo con il suo pubblico, ringraziandolo perché (parole sue) “è grazie ai suoi ammiratori che esiste ed ha successo “. Purtroppo il tempo è stato limitatissimo. L’artista è ripartito subito dopo il concerto e non c’è stato spazio nemmeno per una breve intervista. Peccato, perché gli avremmo chiesto, ad esempio, per quale motivo non si definisce un cantante neomelodico oppure cosa è rimasto oggi in lui di quel ragazzo “con un jeans e ‘na maglietta“. Ed ancora, cosa pensa di celebri rapper napoletani come Luché e Liberato. Sarà per la prossima volta, tanto Nino, che vanta una carriera fra musica, cinema e teatro, in Lussemburgo c’era già stato, ci è tornato scegliendo apposta per la seconda volta il Casinò e facendolo sempre “senza giacca e cravatta”, dal titolo della sua canzone sanremese del 1998. Quindi, dopo una seconda volta, come dice il proverbio?… 

Marcello Magliulo

Potrebbe interessarti anche questo

@Voices: Aldo della Vecchia “come ti cucino la TV” (podcast)

(Puntata 923) Giornalista, scrittore, autore televisivo. Aldo Dalla Vecchia non ha bisogno di presentazioni. Già ospite in passato della nostra trasmissione per il suo bellissimo libro su Mina, torna ai microfoni di VoicesbyPassaParola, la trasmissione in italiano su Radio Ara,…

@Voices: interviste a Massimo Donno e Maseeni (podcast)

(Puntata 921) La prima puntata del mese di novembre a VoicesbyPassaParola, la trasmissione italiana su Radio ARA: appuntamento con i nuovi DISCO DEL MESE e DISCO RIVELAZIONE scelti da Paolo Travelli Il disco del mese è il nuovo di Massimo…

“Love street – Gente che la vita… non si butta via”

È il brano scritto da Franco Mussida che inaugura un nuovo progetto realizzato con CPM Music Institute per il sociale con la partecipazione di fondazione progetto Arca, Fondazione San Patrignano, comunità Kayros, associazione amici della nave, coro Millecolori di Scampia…