Ma non era il Festival della canzone italiana?

“Come ti ho lasciato, ti ritrovo” – dice Sabrina Ferilli ad Amadeus e quando lui afferma “quanto sei bella!” non si lascia confondere e risponde che non si fida di chi ha il naso lungo. Esegesi dell’Ama-festival in due battute: è sempre tutto uguale e a volte non dice la verità…

Solita serata con gara parcellizzata, più show del sabato sera che Festival di Sanremo, con la fatica di orientarsi nel labirinto di pubblicità e chiacchiere per trovare la via di fuga che porta alla musica.

Teresa Mannino è un fiume in piena, divertente, sciolta, per niente preoccupata. A suo agio come una veterana. Potrebbe stare sul palco da sola se non fosse che sulla stellina segnaposto c’è scritto Ama…

Terra promessa compie 40 anni ed Eros Ramazzotti torna all’Ariston come superospite nell’anniversario della vittoria al festival tra le nuove proposte dell’epoca. E lancia un appello dal palco: “Ci sono 500 milioni di bambini che non vedranno mai la terra promessa. Milioni di bambini in zone di conflitto: basta sangue, basta guerre!”.

Paolo Jannacci e Stefano Massini portano il brano di teatro-canzone “L’uomo nel lampo”, omaggio alle vittime sul lavoro. “C’è un amore di cui non si parla mai ed è quello per i nostri diritti: i diritti che ci spettano. E questi diritti stanno alla base di una sola parola: dignità. Viva la dignità!”

Quando arriva Edoardo Leo a presentare il suo ultimo film regala una riflessione intensa sull’arte dell’intrattenimento. “Hai la sensazione che l’arte, il cinema, le canzoni, non possono fare granché e che gli artisti siano inutili. Poi nella vita succedono cose impensabili: un amico ti tradisce, perdi un genitore, un figlio, in quel momento leggere e sapere che qualcuno ha scritto del tuo dolore, diventa una salvezza, perché non dai veramente importanza al testo di una poesia, di una canzone se non ti accorgi che quel testo parla di te, allora quella canzone, quella poesia è un abbraccio che ti sostiene, mentre stai per affondare. E’ una cura, non sono solo parole, è una medicina per le tue ferite invisibili. E la stessa cosa accade quando provi una grande felicità. Siamo innamorati di qualcuno diciamo di provare cose indescrivibili, diciamo non ho parole, e in quel momento dedichiamo una canzone, una poesia. Le parole che tu non hai te le ha regalate un poeta che non conosci, piangere di gioia per un film che parla di te, ti fa stare meglio. Non è solo intrattenimento è cura, è medicina, è un antinfiammatorio per l’anima”.

E mentre cerchiamo anche noi di (ri)trovare non solo le parole ma anche la melodia delle canzoni in gara, ben oltre l’una e mezza arriva la top five determinata dalla combinazione voto delle Radio e dal Televoto: 1) Angelina Mango 2) Ghali 3) Alessandra Amoroso 4) Il Tre 5) Mr. Rain.

Dubbi…

Gilda Luzzi

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