Il film L’Arrivée de la Jeunesse di PassaParola Media Group è sbarcato a maggio nel capoluogo meneghino con una proiezione speciale di gran successo e un bis a giugno. Una tappa prestigiosa in un vero e proprio tempio italiano indiscusso della Settima Arte. Di cui vi raccontiamo storia, progetti, curiosità 

Molteplici, seducenti, i titoli in programma all’Anteo di Milano per questo 2023: da l’ Arrivée de la Jeunesse , di Fabio Bottani, che racconta per la prima volta sul grande schermo, la storia dell’immigrazione italiana nel Granducato di Lussemburgo, a Il Sol dell’avvenire, di Nanni Moretti, passando per Denti da squalo, di Davide Gentile, ed  Emily di Frances O’Connor. Un nome, quello dell’ANTEO di Milano, che ci riporta al 1° maggio 1979 quando i suoi padri fondatori, in realtà tre giovani poco più che ventenni, ambiziosi visionari e dotati di quell’entusiasmo necessario a realizzare una scommessa di tale portata, rilevano una sala cinematografica da 500 posti in via Milazzo. Così, Lionello Cerri, Maurizio Ballabio e Raimondo Paci percepiscono l’enorme potenziale di quegli anni a venire, così preziosi, ancora da scrivere, e senza indugio alcuno ne anticipano i tempi. “Fare Cultura” è l’obiettivo che si propongono, soprattutto in virtù di quella che un tempo era l’essenza del cinema, in quegli anni spogliato della sua identità, spento e ormai impigrito. Riuscire a proporre “ciò che il pubblico ama e desidera” era la parola d’ordine, la loro missione.  Anteo decide così di abbracciare dagli Anni ’80 la proiezione di film di notevole valore artistico e culturale, il cosiddetto cinema d’essai.  La svolta avviene con  The Kids Are Alright, del 1981,l’onda che seguì la sua programmazione fu poi dedicata al cinema tedesco e a quello europeo, che poggiavano i propri pilastri sempre su una proposta di qualità alternativa. Negli anni lo scenario cinematografico con i suoi mezzi e meccanismi di fare cinema e cultura conducono Anteo a sposare un’unica e inevitabile costante: il cambiamento, che alla fine degli Anni ’90 si fa “architetto” di un vero e proprio spazio polifunzionale, divenendo anche sede interattiva e affinando ulteriormente la sua offerta. Ogni decennio a partire dagli Anni ’80 porta con sé una folata di mutamenti, ma sono gli Anni Duemila a determinarne un rinnovo senza precedenti: e nel 2017 nasce Anteo Palazzo del Cinema, protagonista di una vera e propria trasformazione; e sebbene si passi da 4 a 11 sale, disposte su quattro livelli, esso continua, nonostante la propria evoluzione, a rispecchiare il disegno ideato da tre giovani sognatori. A oggi questa perfetta sfera culturale può essere fruibile indipendentemente dalla sua offerta cinematografica, grazie al Caffè Letterario-Cult, luogo di condivisione e informazione che include uno spazio espositivo e una libreria, la Sala Nobel Eataly, definita come una “nuova esperienza d’incontro tra cinema e cibo”, e MIRO-Osteria del Cinema,  in quel contesto che nel ‘39 fruiva rispettivamente da palcoscenico, camerini e comandi luce del Cinema Teatro d’Annunzio. Un nostro consiglio è quello di perdervi tra le mura del giardino interno che la sera ripropone al pubblico film muti su un telo a cielo aperto, un’esperienza di certo unica e magica che vi riporterà  per qualche ora alla Milano di un tempo. Ma ciò a cui l’Anteo non vuole rinunciare, come emerge da una conversazione con Giuseppe Ruggieri, responsabile Ufficio Scuole, è una finestra che affaccia direttamente sul “cortile” della formazione scolastica lombarda, per attuare un piano di riavvicinamento e fidelizzazione rispetto alle nuove generazioni: intento non sempre facilitato dalle infinite piattaforme che spesso ostacolano il rapporto tra giovani e mondo cinematografico. Dal progetto, “al Cinema con i Maestri”, un bando ministeriale portato in tutta la regione e oltre i confini, in provincia di Verona, alla partecipazione diretta e attiva all’interno della giuria del David Giovani di Donatello. Innumerevoli gli incontri e le interviste con esponenti di grande portata cinematografica del nostro tempo, da Marco Tullio Giordana a Giuseppe Tornatore, da Paolo Sorrentino a Marco Bellocchio e molti altri. Altra ambiziosa ma altrettanto riuscita iniziativa è stata quella del FuoriCinema, evento dall’anima pop che dal 2016 si ripropone ogni anno e ottiene notevole successo da ben sette edizioni. Da pochi giorni il via alla terza edizione di Anteo nella città, il cinema itinerante nei quartieri milanesi decentrati, e AriAnteo, la rassegna di cinema all’aperto che per l’intera estate offre numerose proiezioni en plein air. Così Anteo è riuscito nel corso dei decenni a reinventarsi senza mai tradirsi. Perché cosa siamo se non coltiviamo sogni  , fedeli a noi stessi e spinti dal desiderio di realizzarci?!…

Sonia Cerrato

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