Un bel confronto anche su temi concreti che riguardano la vita degli italiani nel Granducato, quello tenutosi lunedì sera al Circolo “E. Curiel”, con i tre candidati PD alla Circoscrizione Estero, ripartizione Europa$

Un bel confronto anche su temi concreti, come, per es. la discriminazione scolastica e la lentezza dei servizi Aire, quello in cui sono stati ospiti lunedì sera (5 settembre, ndr) al Circolo “E. Curiel” tre candidati del PD: Toni Ricciardi (dalla Svizzera), Nadia Buttini (dal Belgio), Michele Schiavone (dalla Svizzera). Il capolista alla Camera per la circoscrizione Estero, lo storico Ricciardi, ha innanzitutto ringraziato il segretario del PD Lussemburgo, Onorato, per il suo gioco di squadra perché, in merito alla candidatura, anche la sezione di Lussemburgo ha sostenuto la sua, rafforzando l’idea che la politica è costruzione di percorsi di solidarietà. La flax tax, l’IMU, la precarietà esistenziale, il confronto tra vecchie generazioni e nuova mobilità tra i temi affrontati dallo storico delle migrazioni all’Università di Ginevra, che ha ricordato l’art 35 della nostra Costituzione che recita:

La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.

Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.

Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.

Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell’interesse generale, e tutela il lavoro italiano all’estero.

 Il candidato alla Camera ha voluto ribadire che i diritti di rappresentanza acquisiti dagli italiani all’estero – che ci sono costati anni di battaglie  – saranno in pericolo se non ci sarà partecipazione al voto. 

Buttini, candidata alla Camera, ex funzionaria europea in pensione, e molto attiva nel Partito socialista belga, oltre al potenziamento della rappresentanza attraverso la riforma dei Comites propone una visione più europea della politica italiana; le pratiche legislative già in atto in alcuni Paesi europei possono essere prese a esempio anche per le politiche italiane: i matrimoni omosessuali e il fine vita, già regolate in Francia e Belgio, possono servire a modificare le leggi e la cultura di un Paese come l’Italia, “portando armonia e forme di civiltà” .

Michele Schiavone, conosciutissimo per la sua ultima carica di presidente del CGIE (Consiglio degli Italiani all’estero) e candidato capolista per il Senato della Repubblica, ha riconosciuto che il Consiglio non ha probabilmente avuto la forza propulsiva per fare del diritto di voto uno strumento di cambiamento per gli italiani all’estero. Ha ammesso le molte difficoltà intorno al voto e alle forme di rappresentanza, ma ha ribadito che i cittadini sono portatori di diritti legati alla cittadinanza ed esercitarli all’estero è un diritto-dovere.

All’unisono hanno ricordato che le schede elettorali stanno arrivando e che si vota entro il 22.9.

Per approfondire i programmi dei candidati:

www.toniricciardi.it

(20+) Nadia Buttini | Facebook

www.micheleschiavone.com

(red)

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