E la Valle si trasforma in spiaggia per un giorno

Numeri alla mano è stato il più “grande spettacolo dopo il Big Bang” che abbia mai risuonato tra le montagne della Valle d’Aosta. 11 mila persone – anche se certo non erano le folle oceaniche delle spiagge – si sono radunate mercoledì 13 luglio nell’area verde di Gressan per la tappa valdostana del Jova Beach Party 2022 che per un giorno si è trasformato in mountain beach party.

L’intramontabile e coloratissima tribù che balla ha sudato, giocato, ballato, pianto e riso per oltre 8 ore, sotto il sole cocente prima, all’ombra della superluna e delle montagne poi, uniti da quella travolgente forza aggregativa che è la musica. Una tribù variopinta, di ogni età e generazione: giovani e giovanissimi, famiglie con bambini, signore e signori di una certa età.

Lo spettacolo di Lorenzo Cherubini, il Jova – più maturo ma sempre in ottima forma psicofisica – non è solo uno spettacolo. E’ un vero e proprio viaggio dentro una realtà parallela che proietta lo spettatore in un mondo fantastico, dove si parla di rapporti umani, di amore, di ecologia e dove, almeno per un pomeriggio e una “notte fantastica” si lasciano fuori problemi e difficoltà quotidiane e si dà spazio alla condivisione di emozioni fortissime.

MICHELE “MAIKID” LUGARESI

Eppure anche qui, in questo angolo di paradiso qualche polemica non è mancata. “Non esistono eventi ecologicamente perfetti – ha subito messo in chiaro Jovanotti, cercando di smorzare le rivendicazioni ambientaliste che tengono sotto i riflettori da tempo il suo tour. Se abbiamo a cuore il pianeta, la sostenibilità e l’ambiente non possiamo farci la guerra – frecciatina! – ma dobbiamo comunicare e partire dalle piccole cose: non utilizziamo la plastica monouso o utilizziamola il meno possibile e non disperdiamola ma raccogliamola. Cerchiamo di fare tutti un po’ qualcosa ed ascoltiamo ciò che ci dicono gli scienziati”. Per quello che abbiamo visto l’area di Gressan scelta per questa tappa è paragonabile a un grande campo di calcio su cui è stato allestito il palco e tutta l’area “food” (quindi più o meno quello che succede per i grandi concerti negli stadi). Per i rifiuti c’era una dettagliatissima raccolta differenziata e incaricati dello staff a ripulire l’area in tempo reale, acqua distribuita in lattine di alluminio e anche per il servizio (piatti, posate, tovaglioli) tutto materiale compostabile. Tuttavia l’argomento e le contestazioni sono troppo complesse per essere affrontate in poche righe ma è un tema che dovrà essere per forza approfondito.

E ora musica! A partire dalle 15,30 e per tutto il pomeriggio Jovanotti dirige il suo veliero sulle onde musicali di vari dj set, con incursioni nelle esibizioni del trio Cacao Mental maestri di cumbia e duettando con Ana Tijoux in “Gracias a la vida” e con Tananai in “Sesso occasionale”.

MICHELE “MAIKID” LUGARESI

Il capitano sale in plancia alle 20,30 quando il cielo è ancora chiaro e le montagne di Gressan sembrano le onde che fanno navigare il suo veliero. Una notte speciale con la musica che va dai grandi successi storici a quelli più recenti, con incursioni travolgenti di Johnson Righeira che con “Vamos a la playa” ha scatenato la platea e dell’amatissimo Gianni Morandi che sprizza voglia di esserci come un esordiente e riempie il palco con la sua simpatia travolgente.

MICHELE “MAIKID” LUGARESI

Il concerto – mai termine fu più riduttivo – è stato un incredibile mix tra momenti super-scatenati di Lorenzo dj e attimi di dolce poesia. Due i momenti da incorniciare: l’ombelico del mondo con effetti speciali da mozzare il fiato e la dedica in chiusura di concerto alle “due donne della sua vita” – la moglie Francesca e la figlia Teresa – “in questo veliero pazzo – ha concluso Jova – la cosa che mi piace di più è girarmi e vedere le mie due ragazze, è una cosa fantastica”.

Così sulle note del suo brano più intimo, A te, con gli occhi lucidi e la musica nel cuore, il suo pubblico ha fatto rotta verso casa mentre il veliero ha tolto l’ancora verso nuovi orizzonti.

Gielle

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