Disposta l’autopsia sul cadavere della donna italiana originaria di Petacciato (CB) ritrovato ieri, domenica di Pasqua, negli scantinati del ristorante Vapiano di Kirchberg, Lussemburgo-Capitale. L’inchiesta è in corso
Domenica mattina, la comunità italiana è stata scossa da una notizia tragica e inattesa. Il cadavere di una donna, ritrovato, secondo RTL nel seminterrato di un ristorante del quartiere Kirchberg, Vapiano, è stato scoperto dalla Polizia. Le Quotidien specifica che, secondo i primi accertamenti, non è stato possibile escludere l’intervento di una terza persona nella morte della donna italiana. La procura lussemburghese ha incaricato la polizia giudiziaria di determinare le circostanze esatte della morte.
Solo dopo il titolo del quotidiano Termolionline.it, rilanciato nelle stesse ore via facebook da corregionali della donna, è stato confermato il nome e l’età della vittima. Si tratta di Sonia Di Pinto, 46 anni, originaria di Petacciato, il piccolo comune sul litorale adriatico, in provincia di Campobasso e residente a Longwy (Francia) ma che lavorava in Lussemburgo dal almeno 10 anni.
Dalle prime ipotesi non si comprende se Sonia sia stata aggredita dentro il ristorante o se fosse già fuori, con l’incasso della serata e costretta a rientrare dalla persona che poi l’ha uccisa. Se è stata seguita, si può forse ipotizzare che ci fosse chi conosceva le procedure per la cosiddetta “chiusura della cassa” e l’abbia aspettata fuori?
E perché, ci chiediamo, Sonia Di Pinto era da sola a fare la “chiusura”?
Il Granducato di Lussemburgo è considerato un Paese piuttosto tranquillo. Per questo è così normale che l’ultima persona che, dopo una giornata di lavoro, fa i conti e chiude il ristorante, porti con sé l’incasso, intorno ai 3000€, e rientri di notte da sola?
Moltissime le dichiarazioni di sgomento sui social dei suoi amici e conoscenti. Il compagno S.D., per primo, ha pubblicato una sua foto, con queste parole: “Non posso ancora crederci……eravamo felici, mi hanno strappato l’anima, sei stata sempre la migliore tra noi due, non riesco ad accettarlo”.
Tra le amiche lo shock è immenso. In particolare A.S. scrive : “Una donna arriva in Lussemburgo per costruirsi un futuro, fa molti sacrifici, lavora sodo, cerca di risparmiare per comprare una casa con il suo ragazzo e tutto finisce nel peggiore dei modi. Una donna non può morire così”.
Anche Roberto Di Pardo, il sindaco della cittadina da dove proveniva la vittima, ha rilasciato una dichiarazione sulla stampa italiana: “Esprimo a nome mio, dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza il cordoglio per la tragica e improvvisa scomparsa di Sonia. Il dolore, lo smarrimento sono i sentimenti prevalenti dell’intera comunità di Petacciato che si stringe intorno ai genitori e ai fratelli per questa tragedia che lascia tutti nello sconcerto. A loro vanno le nostre più sentite condoglianze”.
I genitori stanno raggiungendo il Granducato, assistiti dall’ Ambasciata d’Italia in Lussemburgo.
(picci/red)