Un film che diverte, mettendoci a confronto con il dannato timore per il ‘‘brutto male”
Non è proprio facile trattare un tema drammatico come la malattia riuscendo a strappare al pubblico anche qualche bella risata. Ci è riuscito bene Francesco Bruni nel suo film Cosa sarà, con protagonista un sempre bravissimo Kim Rossi Stuart. La pellicola, in buona parte ispirata a un’esperienza personale di Bruni, racconta la vicenda di un uomo, di professione regista (ma il lavoro non gli va poi tanto bene…), separato, due figli, al quale viene diagnosticata la leucemia. Nel cercare un parente compatibile per il trapianto di midollo l’uomo scopre un segreto di famiglia che il padre gli aveva sempre taciuto. La storia alterna momenti di intensa commozione a scene esilaranti.
Una chicca: che bello rivedere sul grande schermo l’impareggiabile Giuseppe Pambieri (nel ruolo del padre del protagonista), sempre affascinante anche se in là con gli anni, e che i meno giovani ricorderanno in un celebre sceneggiato d’esordio negli Anni Settanta. Un attore unico, per una volta ‘’rubato’’ al suo grande amore di sempre, il teatro.
Maria Grazia Galati