rsf

Il Lussemburgo è retrocesso di 3 posizioni nella classifica di quest’anno dell’organizzazione  Reporters sans frontières (RSF). La RSF ha criticato il fatto che le agenzie statali “tendono ancora a rifiutarsi di fornire informazioni ai giornalisti”.

Il Paese è ora al 20° posto nella classifica mondiale della libertà di stampa. La retrocessione dipende dalla scarsa trasparenza del governo, in particolare durante la pandemia di coronavirus. Secondo la classificazione i media nel Granducato “sono strutturalmente limitati dalle piccole dimensioni del Paese e dal fatto che i loro interessi sono spesso in conflitto con quelli dei decisori e degli uomini d’affari”.

Proprio il giorno prima della pubblicazione del rapporto, un nuovo gruppo di pressione denominato Luxembourg Association of Professional Journalists (ALJP), che comprende giornalisti, ambientalisti e sindacati, ha lanciato una campagna per maggiore trasparenza e per il
diritto di accesso alle informazioni. La campagna, della durata di un anno, è intitolata “Accesso all’informazione ora!” e sarà incentrata su numerose attività e azioni sui social media, tramite una pagina web dedicata sul sito dell’ALJP, proteste, conferenze e una campagna
informativa collaborativa. Le attività pianificate includono una dimostrazione nella giornata mondiale della libertà di stampa il 3 maggio.

I giornalisti e le loro organizzazioni si sono impegnati a fondo per un accesso consolidato alle informazioni e alla trasparenza fin dalla legge sulla libertà di espressione del 2004. Attualmente, l’accesso alle informazioni è disciplinato dalla legge del 2018 sulla “amministrazione aperta e trasparente”, che però è stata concepita per i cittadini e non prevede un diritto statutario specifico
all’informazione per i giornalisti.

“Rivendichiamo l’inserimento di un diritto all’informazione nell’attuale legge sulla stampa del 2004, aggiungendo un articolo attraverso il quale le amministrazioni saranno tenute a fornire ai
giornalisti informazioni, immediatamente o entro un tempo ragionevole, a seconda del tipo di documenti”, ha detto Ines Kurschat, presidente dell’ALJP. “È anche importante rendere accessibile ogni tipo di informazione pubblica, non solo i documenti amministrativi scritti come avviene attualmente”.

Il primo ministro Xavier Bettel ha espresso riserve perché la trasparenza potrebbe pregiudicare l’attrattiva commerciale del Paese a livello internazionale.

Lisa McLean (traduzione Antonio Dellagiacoma)

Potrebbe interessarti anche questo

Guichet.lu

Il Ministero della Digitalizzazione lancia una consultazione pubblica per migliorare i servizi dello sportello di prossimità Attualmente, i cittadini possono rivolgersi allo sportello di accoglienza Guichet.lu, situato in rue Notre-Dame a Lussemburgo, per qualsiasi domanda sulle procedure e sui servizi…

Passaggio della torcia. Le nostre storie e il cammino verso la guarigione e la riconciliazione

Time for Equality (asbl) presenta l’appuntamento autunnale di Expressions of Humanity con le toccanti testimonianze dei delegati delle Prime Nazioni della Columbia Britannica (Canada) sui bambini aborigeni vittime del sistema delle scuole residenziali e sul fenomeno delle donne e delle…

Israele. Per Pino Arlacchi “Israele non ha più alcun diritto di far parte dell’ONU”

Da quando la frantumazione dell’URSS nel 1991 ha avviato nel mondo una situazione di unipolarità statunitense, facendo mancare quell’equilibrio delle forze fra paesi dotate di armi atomiche che assicurava di fatto la pace attraverso la condizione della MAD (Mutual Assured…

A Roma, l’Apollo Buongustaio& AlimentArte, con il contributo di personalità lussemburghesi

A Roma, in presenza del consigliere del Municipio I Roma Centro Stefano Tozzi, il prossimo 23 novembre (ore 17) presso la Domus Sessoriana di Piazza Santa Croce in Gerusalemme 10, verrà presentato l’almanacco l’Apollo Buongustaio 2025, a cura di Francesca…