“Una voce senza tempo accompagna il vento, accarezza il mare, da Margellina a Instanbul, da Atene a Tel Aviv, da Tunisi a Lisbona. Una musica dolcissima scende dai vicoli delle città, scende con leggerezza, con semplicità”.
Direzione Morabeza è il vento delle note, la melodia delle lingue del mondo, le sonorità di strumenti semplici e di tradizioni antiche. Morabeza è l’attimo presente, lo sguardo al passato e la rotta verso cui indirizzare la prua per ripartire dopo la tempesta.
Nella splendida cornice di Villa Adriana a Tivoli – patrimonio dell’Unesco – la straordinaria voce di Tosca ha trascinato l”‘intima”platea (accessi limitati per le norme anti-covid) in un viaggio attraverso la musica del mondo: dal fado portoghese alla danza rumena, dalla bossa nova all’yddish, dal greco al macedone, dal libanese allo zulu, dall’arabo allo spagnolo, passando per il francese e per i sapori “nostrani” di romano e napoletano.
Sul palco, insieme a Tosca quattro giovani musicisti: Giovanna Famulari, multitasking, al violoncello, pianoforte, percussioni e voce, alle percussioni Alessia Salvucci, Massimo De Lorenzi alla chitarra e Fabia Salvucci, percussioni e grande voce che ha accompagnato Tosca ed eseguito da solista Estranha forma de vida, canzone simbolo di Amalia Rodrigrues. Un’altra grande donna, troppo spesso dimenticata, Gabriella Ferri, è stata omaggiata da Tosca con “Nina si voi dormite” cantata in romanesco e portoghese: un mix di emozioni, ricordi e profumi da brividi, quasi il sogno struggente di vedere Gabriella ancora una volta sul palco. Così come grande l’interpretazione di Piazza Grande di Lucio Dalla, cantata a due voci in italiano e spagnolo con Fabia Salvucci, in cui Tosca ha riproposto la stessa versione presentata nella serata delle cover a Sanremo, dove fu meritatamente decretata vincitrice dal voto dell’orchestra.
Artista eclettica, studiosa della musica e delle tradizioni popolari, attrice, “guida” e sostegno dei giovani talenti, Tiziana Tosca Donati con il tour estivo Direzione Morabeza, ha lanciato un forte segnale di rinascita, l’urgenza di partire per ricominciare. Gli spettatori- nonostante il “distanziamento” e le regole non sempre chiarissime – hanno ascoltato il concerto con grande emozione, quasi come fosse una “prima volta” e alla fine non hanno potuto far altro che regalare una standing ovation a Tosca e alla sua “famiglia artistica” per comunicare che davvero ieri sera, anche il pubblico, “ha amato tutto!“
Gilda Luzzi