Telelavoro, digitalizzazione e promozione della parità tra uomini e donne. Questi i punti toccati ieri nella videoconferenza informale del consiglio sul tema del rilancio dell’Unione europea.
Si è tenuta ieri, una videoconferenza informale tra i Ministri responsabili dell’occupazione e degli affari sociali dell’Unione europea (EPSCO, Employment, Social Policy, Health and Consumers Affairs). Romain Schneider, ministro della sicurezza sociale lussemburghese ha partecipato a quest’incontro incentrato sul rilancio dell’Unione europea in seguito alla pandemia di COVID-19.
Schneider ha elogiato gli sforzi della Commissione europea in merito al Piano di recupero adottato il 27 maggio con lo slogan Repair and prepare for the next generation. Il Ministro lussemburghese ha ricordato che il pilastro europeo dei diritti sociali deve rappresentare la bussola per una ripresa che tenga soprattutto conto della dimensione sociale, al fine di garantire il benessere di tutti i cittadini dell’Unione europea.
Oggetto di discussione sono state le forme flessibili di lavoro messe in atto durante la crisi e delle lezioni da apprendere. I ministri hanno convenuto che alcune forme, come il telelavoro, saranno attuate a lungo termine. Romain Schneider ha affermato, tuttavia, che è importante distinguere chiaramente tra orario di lavoro e orario personale: “La flessibilità di lavorare da casa e il diritto di disconnettersi devono andare di pari passo“.
Queste nuove forme di lavoro sono anche legate alla digitalizzazione. Un altro punto di discussione si è incentrato sull’importanza dell’istruzione e della formazione nelle competenze digitali al fine di migliorare la resilienza dell’economia, delle imprese e della forza lavoro. In questo contesto, il Lussemburgo desidera prestare attenzione ai gruppi vulnerabili come i lavoratori scarsamente qualificati, i lavoratori di origine immigrata, nonché gli alunni e gli studenti provenienti da contesti socialmente svantaggiati.
Sono proseguite le discussioni sulla protezione e la promozione della parità tra donne e uomini, in particolare per quanto riguarda i gruppi vulnerabili colpiti dalla crisi COVID-19. In questo contesto, Romain Schneider ha presentato le varie misure che il Lussemburgo ha attuato durante il parto, incluso il congedo per il sostegno familiare, l’adattamento del congedo per motivi familiari e la creazione di una hotline e una piattaforma in linea per le vittime di violenza domestica.
Amelia Conte