Focus: cureremo tutti, non abbandoniamo nessuno!
1988 positivi (38 in più di ieri)
200 in opedale di cui 31 in intensiva
22 morti in tutto (persone anziane con pregressi). Condoglianze alle famiglie colpite dai decessi
80 persone guarite e tornate a casa
16 199 test eseguiti
In caso di urgenza i medici possono ancora eseguire delle visite a domicilio; le persone con problemi alle vie respiratori verranno trattate nei 4 centri di cure avanzate. Per le altre specializzazioni ci sono linee di guardia e i pazienti devono prepararsi che non sempre potranno essere trattati da medico abituale. In questo momento non è possibile.
Insisto sul tema di questa conferenza stampa: la sfida è quella di superare al meglio questo momento di crisi sanitaria e, a tale scopo, dobbiamo riorganizzarci dal punto di vista dell’assistenza medica. Comprendo che ciò ha un grande impatto sulla vita di pazienti e personale sanitario, ma stiamo tutti affrontando un target comune. Per ora la politica e gli altri progetti vengono dopo; ora ci concentriamo su questa crisi. Priorità: che tutte le cure, di qualsiasi tipo, siano assicurate. Tutto quanto non è necessari o/e urgente verrà rimandato. Tutti gli ospedali si devono riorganizzare in tal senso. Chiediamo elasticità ai pazienti, che saranno tutti curati e bene, ma diversamente. Chiediamo anche elasticità al personale.
Grazie per aiuto ai tanti volontari. è necessaria una gestione centrale e per riuscirci bisogna lavorare bene con tutti gli ‘’addetti ai lavori’’.
Il Ministero della Salute ha creato una Centrale di coordinazione, con sostegno al personale medico. Non abbandoneremo nessuno. Organizzazione: cosa significa per il paziente. Teleconsultazione. Primo approccio con medico di turno, al fine di non farlo muovere di casa se non è strettamente necessario e, al contempo, per capire come orientarlo per le cure. Poi ci sono i CDSA: 4 operativi già. Eccezionalmente si può andare all’ospedale come anche dal dottore, ma è per casi rarissimi e eccezionali; lo stesso per le visite a domicilio. Abbiamo istituito personale che fa i turni ovunque: teleconsultazione, CDSA, ospizi, specialità mediche. Questo significa che il paziente non sarà curato sempre per forza dal suo medico d’abitudine, ma sarà curato bene e comunque. Anche per i dentisti. Tutto il personale che mostra segnali di infezione al coronavirus NON può più andare a lavorare.
Servono medici da inserire nel contesto statale seconda delle loro specialità: 20 riconosciute. Avranno contratto secondo le legge in vigore e invitiamo a proporsi su base volontaria. Per ora non auspichiamo di precettarli (anche se, per legge, in caso di necessità, il governo può farlo), ma insistiamo affinché si propongano. Ci permetterà di avere una riserva in caso di necessità urgenti. Prevediamo un CDD di due mesi (per ora; eventualmente prorogabile).
Nuova regola obbligatoria, che finora è stata solo un raccomandazione. Ora è una regola: è vietato al personale di andare al lavoro se hanno dei sintomi. Devono fare test, se positivi devono informare il proprio datore di lavoro. La lista deve essere inviata al Ministero della Salute, al fine di monitorare la situazione. Divisa di lavoro: metterla solo sul posto e secondo delle regole.
Sono molto soddisfatta della collaborazione di tutti coloro che lavorano: medici, amministrativi, volontari. Ringrazio tanto tutti.
Alain Schmit, presidente de l’Ass. dei medici e dei medici dentisti (AMMD)
Siamo coscienti che è una crisi e che la medicina ordinaria è un po’ messa da parte. Ora serve concentrarsi sulla medicina di crisi. Raccomandazioni ai medici: distanze necessarie, protezione efficace. Quanto a medicina normale: necessario riorganizzarsi in collaborazione con la coordinazione nazionale che spetta al Ministero della Sanità (comprese cliniche e case di cura).
I pazienti covid-19 hanno bisogno cure intensive. Ma comunque anche tutti gli altri devono essere curati e seguiti. Per organizzare tutto in maniera efficace lavoreremo insieme con la Ministra della Salute per mettere in piedi un sistema operativo efficace.
Saranno messi in servizio anche i medici della riserva nazionale. Il personale che al momento non pu ò esercitare potrà prestare servizio con CDD, lavorando per lo Stato.
Questo nuovo modo di collaborare offrirà la possibilità, nella crisi, di curare bene tutti i pazienti, indipendentemente dalla loro patologia. Chi ha necessità di cura (non covid-19) deve contattare urgenze e CDSA. Non trascuratevi se non avete sintomi da covid-19, siamo qui e pronti per curare qualsiasi problema e qualsiasi patologia.
Domande-risposte a Madame Lenert:
Che farete per dottori free lance con cabinet chiuso?
Abbiamo bisogno di loro e anche per questo gli offriamo posti di lavoro per lo Stato in CDD per la crisi.
Domanda di PP: possibile offrirsi volontari per test sangue per ricerca immuni al covid-19?
Per ora non consideriamo i volontari, mercoledì o giovedì terrò una conferenza stampa proprio per illustrare questo progetto. Ci sarà un campione fatto su base scientifica.
Tasso mortalità a Lux di covid-19?
Dipende su cosa si calcola.
Profilo ricoverati? malati già prima?
Non ho dettagli ora, ma posso dirlo in prossima conf presse. Di solito nziani e malati, ma non posso dire le cose con precisione
Che regole segue il paziente una volta dimesso?
Forniamo raccomandazioni e consigli ad hoc
Perché non togliete gli infettati da ospizi?
Perché il personale è formato ad hoc per gestirli
Come siamo messi quanto a mascherine?
Non ne abbiamo ancora abbastanza per tutta la popolazione. Per ora distribuiamo ciò che è arrivato secondo le priorità.
Tutte le urgenze degli ospedali rimangono attive?
In generale sì, ma posso essere più informata sui dettagli.
Quanti medici operano per la guardia medica?
Non ho numeri, ma abbastanza da assicurare copertura continua
Domande-risposte al Dr Alain Schmit
La piattaforma per le tele-consultazioni non funziona bene. Cosa può dirci in proposito?
È stata realizzata e messa in moto in fretta, ci sono (ovvio!) delle difficoltà iniziali, non funziona ancora al 100%. La stiamo perfezionando
I 10 morti in ospizio erano in ospizi equipaggiati?
Sì e se non fosse così, li si porta all’ospedale.
(Red/mgg/rc)