Era una delle promesse elettorali del governo Bettel e si è realizzata ieri (1/03/2020), finendo sui giornali di tutto il mondo.
Il Lussemburgo ha introdotto la gratuità di tutti i mezzi di trasporto con un giorno d’anticipo (ovvero fin dal sabato 29/02, ndr) organizzando feste, concerti e incontri. I cittadini possono usufruire dei bus (delle linee RGTR et TICE), treni (ad eccezione del biglietto di 1a classe sui treni delle ferrovie nazionali) e tram senza più pagare il biglietto di 2€ o l’abbonamento. I Comuni manterranno il diritto di offrire i propri servizi di autobus a pagamento. Gli autobus su richiesta, infatti, i cosiddetti Call a Bus, potrebbero rimanere a pagamento.
Stamattina gli utenti di alcune linee di bus come, per es., il 18, non hanno trovato le macchinette per vidimare i biglietti che sono state smontate all’uopo. Anche se il traffico del lunedì non sembrava molto diminuito i residenti e i lavoratori frontalieri avranno, da ora in poi, la chance di viaggiare gratis in tutto il Granducato.
Quello di cui non parla nessuno, governo in primis e molte testate internazionali, è che ci saranno sicuramente delle contromisure economiche per coprire la spesa. Anche se i biglietti incidevano solo l’8% sul budget dei trasporti, sono stati calcolati 500 milioni di € per quest’operazione di marketing voluta soprattutto dai verdi che, da qualche parte, si dovranno reperire.
Si vocifera di aumenti sul bollo delle macchine, sulle accise della benzina. E cos’altro?
Sono ormai due anni che il ministro dei trasporti, il verde Francois Bausch, comunica in maniera mirata sulla gratuità dei trasporti pubblici, ma ha sapientemente glissato sulle contromisure per bilanciarla. Ci auguriamo che vadano a prendere il denaro soprattutto nelle tasche di chi possiede auto che generano “tonnellate” di CO2.
E non è detto che il traffico diminuisca perché i pendolari, notamente i frontalieri di Belgio, Francia e Germania, dovranno convincersi a lasciare le auto ai posti di frontiera e salire sui bus regionali e cittadini per raggiungere il posto di lavoro. Anche quando hanno un posto auto in dotazione o la comodità dell’auto in città.
Finiranno le code sulle autostrade? Diminuirà davvero l’inquinamento?
Bausch ha trovato un modo davvero furbo per finire sui giornali del mondo intero e far parlare del piccolo Stato nel cuore d’Europa per questa piccola-grande rivoluzione verde! E’ presto per fare un bilancio ma solo qui abbiamo provato l’ebbrezza di viaggiare sui mezzi pubblici gratuitamente e in maniera legale.
(Re.Ce. e picci)