Giovanni Gastel, grande fotografo italiano di moda, già Oscar per la fotografia 2002, per la prima volta in Lussemburgo, ospite della Galerie Clairefontaine con Divine Ladies, foto e ritratti di moda che sono un inno alla vita e alla femminilità.
Intervista.
Perchè ha dedicato una parte del suo lavoro alle Divine Ladies?
Per due motivi di fondo, uno il mio grande amore per il mondo femminile l’altro la mia appartenenza soprattutto iniziale al mondo della moda femminile come fotografo. Da qui la gioia e quasi la necessità di ringraziare tutte le divine creature che hanno accompagnato il mio cammino professionale.
Qual è il suo rapporto con la figura femminile ?
Tutta la mia formazione personale e professionale è in fondo passata attraverso le donne: balie, signorine, istitutrici e poi agenti, redattrici, direttori di riviste in strabordante maggioranza donne. Fondamentale poi e profondissimo il rapporto con mia madre e mia moglie.
È cambiata, secondo lei, la rappresentazione della donna nella moda?
Certamente sí. Una delle funzioni della fotografia di moda è di documentare il cambiamento della società attraverso le mutazioni della moda e della donna.
Mario Giacomelli diceva: La fotografia è una cosa semplice. A condizione di avere qualcosa da dire. Lei cosa ne pensa?
Sono perfettamente d’accordo con Giacomelli. Direi addirittura che il mestiere del fotografo consiste nel prendere spunto dalla realtà per crearne un’altra assolutamente personale e parallela. Ogni essere umano è unico al mondo. Su questa differenza i creativi impostano la loro lievemente distonica del mondo.
Paola Cairo
Giovanni Gastel sarà presente al vernissage giovedí 25 gennaio dalle 18 alle 20.
L’esposizione durerà fino al 3 marzo.
Galerie Clairefontaine Espace 1 (7, Place de Clairefontaine L-1341 Luxembourg)