garret

Il premio della musica (Musikpreis) è un premio che viene conferito da una commissione di esperti di musica (docenti, giornalisti, esperti del settore) non per le vendite di una determinato disco o per un specifica categoria, bensì agli artisti e alle personalità che, nel loro operato, dimostrano di avere la capacità di trasmettere la musica. E che David Garrett questa capacità ce l’abbia è fuor di dubbio: concerti sold-out, ritmi serrati e (quasi) onnipresenza ne sono una caratteristica.

Quest’anno la cerimonia di consegna si è tenuta il 7 aprile nella Paulskirche a Francoforte sul Meno, un luogo che – come sottolineato da Detlef Braun, amministratore della Fiera di Francoforte – è un luogo importante e ricco di storia. La chiesa era, tra l’altro, luogo del Parlamento tedesco durante la Rivoluzione del 1848 e da allora viene continuamente usata come luogo  per cerimonie e mostre artistiche.

Mike Josef, consigliere comunale della città tedesca, prima di consegnare il premio ha detto: “Il premio della musica 2017 viene consegnato a David Garrett. Il violinista, che fin da piccolo era noto come bambini prodigio, è stato allievo dei maestri internazionali più celebri  . Garrett ha il merito di essere riuscito con diversi progetti, ad avvicinare molte persone al mondo della musica classica. Con produzione classiche in collaborazioni, tra l’altro con Claudio Abbado e Zubin Mehta, Garrett ha documentato le sue eccezionali radici nella musica classica. A 12 anni ha il primo contratto discografico a cui seguono concerti e registrazioni sia di musica classica che rock e pop. Ed è proprio questa combinazione di musica classica e moderna ad essere una sua peculiare caratteristica che gli permette di appassionare le persone con la sua arte, anche giocosa”. Parole simili anche quelle di Marion Kuchenny, moderatrice della cerimonia, Gerhard A. Meinl, vicedirettore del premio musicale e di Wolfram Goertz, giornalista culturale della Rheinische Post, che ha tenuto la laudatio.

Visibilmente commosso anche  David Garrett che ha affermato che la musica deve divertire e nonrimanere entro limiti fissi ha, poi,  regalato al pubblico la Sonata di Cesar Frank, accompagnato al pianoforte da Julien Quentin.

 

Il pubblico lussemburghese avrà la possibilità di vederlo dal vivo a marzo 2018 (Philharmonie).

 

Elisa Cutullè

 

Potrebbe interessarti anche questo

Israele. Per Pino Arlacchi “Israele non ha più alcun diritto di far parte dell’ONU”

Da quando la frantumazione dell’URSS nel 1991 ha avviato nel mondo una situazione di unipolarità statunitense, facendo mancare quell’equilibrio delle forze fra paesi dotate di armi atomiche che assicurava di fatto la pace attraverso la condizione della MAD (Mutual Assured…

@Voices: Eleonora Duse

(Puntata 864) Voices, la trasmissione in lingua italiana su Radio Ara, dedica una puntata a “la divina”, una delle più grandi attrici tra Ottocento e Novecento, di cui quest’anno ricorre il centenario della morte Con Maria Pia Pagani, autrice di…

Il Com.It.Es lancia un sondaggio sulla lingua italiana

La commissione IACLI (Istituzioni, Associazionismo, Cultura e Lingua italiana) del Com.It.Es Lussemburgo – il cui fine è adoperarsi per migliorare l’integrazione degli italiani all’estero – vi propone di partecipare al «Sondaggio Lingua italiana nelle scuole lussemburghesi» per realizzare dei corsi di lingua italiana…

@Voices: “le confidenze digitali” di M. Bucchi e “le cose strane” di Valeria Sturba

(Puntata 863) A voicesbyPassaParola, la trasmissione italiana su Radio Ara, parliamo di come le nuove tecnologie, le relazioni personali e il nostro modo di vivere. Elisa Cutullè in dialogo con Massimiano Bucchi – Libri, autore di “CONFIDENZE DIGITALI (il Mulino,…