Ispirandosi alle linee guida dell’ Expo di Milano 2015 “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, il Palazzo Mazzetti di Asti ospita la mostra “Alle origini del gusto. Il cibo a Pompei e nell’Italia antica”, curata da Adele Campanelli e Alessandro Mandolesi, con la preziosa collaborazione di Laura Del Verme, e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e dalla Fondazione Palazzo Mazzetti.
Si tratta del primo evento in Italia alla riscoperta delle antiche consuetudini gastronomiche di Etruschi e Romani, un vero e proprio tuffo nell’antichità per conoscere cosa e come mangiavano i nostri antenati, per osservare le loro tavole e per scoprirne i segreti, così da avere un quadro completo ed esaustivo delle abitudini gastronomiche e produttive dei primi abitanti della penisola.
Gli antichi e preziosi reperti archeologici, tra i quali affreschi originali provenienti da Pompei, vengono accostati a moderni supporti multimediali che ricostruiscono l’ambiente e le attività degli antichi grazie a proiezioni video che animano gli affreschi e i loro contenuti. Ed è proprio questa l’originalità dell’evento: utilizzare tecniche moderne per andare alla scoperta di quelle passate. Attraverso gli allestimenti virtuali si ha la sensazione di passeggiare realmente nei luoghi frequentati dagli antichi, come viaggiando nel tempo. Il percorso inizia in una sala dove viene ricreata l’atmosfera di un banchetto romano, con tanto di odori e musiche di sottofondo. Abbandonato il banchetto, ci si trova prima a passeggiare in un ambiente rurale, alla scoperta delle varie tecniche agricole e dell’alimentazione contadina, e si arriva poi in città, dove diverse animazioni ricreano i luoghi della vendita e del consumo alimentare pubblico, assai diversi da quelli signorili o contadini precedentemente esplorati. Ciò che stupisce è come non si dia importanza solo alla realtà materiale degli oggetti ma anche e soprattutto al contesto immateriale in cui tali oggetti venivano utilizzati, così che il visitatore, di fronte alle varie suppellettili esposte, non percepisca una sensazione di estraniamento ma possa capirne la funzione e collocarle in un ambiente preciso.
Se solitamente il passato rimane qualcosa di lontano e di statico, ad Asti ritorna a vivere coinvolgendo e appassionando il pubblico, ed è proprio il coinvolgimento del pubblico l’obiettivo cardine dell’evento, come afferma uno dei curatori: “[la mostra] è quanto di meglio possa offrire l’archeologia a un pubblico variegato e in attesa di vivere esperienze emozionali “.
Il connubio di elementi antichi e moderni viene rafforzato all’interno del bookshop di Palazzo Mazzetti, dove sei artisti contemporanei presenteranno i loro lavori, realizzati ispirandosi alla mostra. È proprio uno di questi artisti, il pittore e scultore livornese Luca Vinciguerra, che ha creato l’originale mascotte di tutte le iniziative connesse alla mostra: si tratta di Coco, un cuoco vestito con la classica toga romana e sempre accompagnato da un enorme cucchiaio che funge da scettro.
In occasione della mostra viene inoltre riaperta, con un allestimento aggiornato, la domus romana di via Varrone (Asti) del I secolo d.C.: spettacolare è il tappeto a mosaico che decora il pavimento del triclinium della villa.
Il cibo come tema centrale e la particolarissima impostazione dell’evento rendono la mostra un’iniziativa interessante e divertente allo stesso tempo, assolutamente da non perdere!
Roberta Alberotanza
La mostra sarà visitabile a Palazzo Mazzetti, Asti – fino al 5 luglio 2015