Lo scorso fine settimana 16 e 17 dicembre è andato in scena, nei suggestivi spazi del Castello di Vianden, l’ultima creazione della compagnia di balletto neoclassico Luxembourg Ballet, diretto dalla magistrale Volha Kastsel, dal titolo The Nutcracker, guardian of Christmas memorie. Due serate sold out che hanno affermato, ancora una volta, l’attenzione del pubbico nei confronti della danza

Si sa non è Natale senza questa meravigliosa favola che lega al suo interno magia e tradizione ma che, al tempo stesso, è metafora di riflessione. Lo Schiaccianoci  è un balletto con musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij , il quale seguì minuziosamente le indicazioni del coreografo Marius Petipa, che poi affidò la realizzazione coreografica al suo assistente Lev Ivanov.  Il balletto fu commissionato dal direttore dei Teatri Imperiali Russi, Ivan Aleksandrovič Vsevoložskij e la storia deriva dal racconto Schiaccianoci e il re dei topi di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann (Nussknacker und Mausekönig, 1815) nella versione edulcorata di Alexandre Dumas padre Storia di uno schiaccianoci (Histoire d’un casse-noisette, 1845). La trama è ambientata in casa del ricco signor Stralhbaun, durante una festa organizzata per celebrare la vigilia di Natale. Tra addobbi e danze caratteristiche, il vecchio amico di famiglia Drosselmeyer intrattiene gli ospiti con giochi di prestigio, regali e pupazzi meccanici da lui stesso costruiti. Clara, figlia degli Stralhbaun, riceve in dono uno schiaccianoci con le fattezze di soldatino. Entusiasta, alla fine della serata si addormenta abbracciata al suo schiaccianoci, immaginando un mondo fantastico che di lì a poco prenderà vita sotto i suoi occhi. Dopo aver combattuto contro il Re dei Topi e il suo esercito, inizia un viaggio nel Regno dei Dolci, in cui le leccornie diventano personaggi e ballano per allietare Clara e Fritz, lo schiaccianoci trasformatosi in uno splendido principe. Ma tutto è solo un sogno: Clara, si desta accanto all’albero di Natale con in braccio il suo dono inanimato, a rimanerle è solo il ricordo di creature incantate e affascinanti avventure.

Da sempre la favola ha ispirato i più importanti coreografi che hanno riproposto la loro personale versione riflettendo sulla vita, sulla crescita della protagonista che lascia l’età della fanciullezza per entrare in quella adulta: una riflessione sul dono della vita e di ogni incontro, il valore dei piccoli gesti, l’importanza di quel luogo interiore la cui costante connessione è necessaria ad ogni uomo e a qualunque età, il recupero di quel tempo emotivo che rende l’istante uno scrigno di eterno, traghettandoci verso il valore più nobile di noi stessi. Quello creato da Hoffmann è un mondo dei sogni che cerchiamo di ricreare ogni anno attraverso le vetrine, i mercati, le musiche, le luci, le strade addobbate e l’albero di Natale. Ed è ancora più importante ciò che tutto questo rappresenta per noi, che da bambini guardavamo con occhi sognanti. Più cresciamo e più è forte il legame con le tradizioni e con questo pezzo di magia che rimane fedele nel tempo. La versione della Kastsel si allontana da quella puramente ballettistica per indagare il movimento fluido e armonioso del balletto contemporaneo, con i primi ballerini Artem Shoshyn e Kateryna Floria, Ekaterina Zinovyeva- Provalinskaya, Oleksii Potiomkin e Sofia Binetti. Accanto a loro delle bravissime e giovani danzatrici provenienti dalle scuole di danza Ecole de musique de l’Union Grand-Duc Adolphe e IDEA Dance Niederanven che hanno dato prova del loro talento e del loro amore per questa meravigliosa arte.

Sotto il patrocinio del Ministero della cultura lussemburghese  il bellissimo spettacolo The Nutcracker, guardian of Christmas memorie andrà in scena ancora mercoledì 20 dicembre e giovedì 21 dicembre al Centre polyvalent Oberanven “A Schommesch” unicamente con le alunne di IDEA Dance Niederanven e i primi ballerini della compagnia Luxembourg Ballet.

Roberta Bignardi

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