Il protocollo R.O.N.C.A. (Riduzione ottimale nuovo contagioso aerosol) che suggerisce di detergere frequentemente occhi, naso e bocca per prevenire l’infezione da virus e batteri è stato ideato dalla dottoressa Marisa Roncati, laureata in Lettere Classiche, in Odontoiatria e in Igiene Dentale. Grazie alla collaborazione con il producer Giangi Cappai uscirà il 14 dicembre il brano Ronca Beats che incoraggia a seguire il protocollo detergendo spesso occhi, naso e bocca, accompagnato da un video divertente ed educativo

Il progetto, sostenuto dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi, mira a raggiungere più persone possibili grazie all’intuizione del producer Giangi Cappai, che ha scritto una canzone accattivante, destinata a diventare un tormentone e pensata anche per essere insegnata con facilità nelle scuole ai bambini.

Dottoressa, come nasce il protocollo R.O.N.C.A.? E qual è stata l’esigenza che l’ha spinta a formalizzarlo?

Il protocollo R.O.N.C.A. nasce in un ambulatorio dentistico a Ferrara. Quando abbiamo potuto riaprire le strutture odontoiatriche, dopo un periodo di forzato lockdown, le associazioni di categoria hanno indicato protocolli specifici di disinfezione del cavo orale, prima di qualsiasi trattamento.

Da sempre avevo seguito le stesse procedure di disinfezione ora raccomandate, per cui ho deciso di aggiungerne altre. Il paziente doveva effettuare diversi sciacqui con acqua ossigenata (perossido di idrogeno all’1%) e clorexidina allo 0,12% seguiti da gargarismi per un’azione antisettica e ossidativa delle prime vie aeree.

Ma soprattutto il protocollo R.O.N.C.A.  raccomanda una accurata disinfezione alla fonte di possibili contagi utilizzando una semplice garza che può essere imbibita di una sostanza disinfettante, come la clorexidina allo 0,12%, oppure di soluzione fisiologica (salviette anche disponibili in commercio in confezioni monouso). Più in dettaglio:

Dopo aver lavato e sanificato le mani, si lacera la garza in 3 parti:

  1. Utilizzare un frammento piccolo della garza per detergere delicatamente le palpebre degli occhi, con un’estremità diversa per ciascun occhio, per una prevenzione del rischio di contagio attraverso i dotti lacrimali.
  2. Con un altro frammento minore di garza, si detergono le narici, utilizzando una diversa estremità della garza per ogni narice, lo scopo è quello di ridurre il rischio di contagio attraverso le mucose nasali.
  3. Si mette l’indice della mano dominante al centro del frammento più grande della garza, per poi avvolgerla completamente intorno al dito. Eseguire un movimento a rullo, dal rosso della gengiva alla corona di denti, in maniera sistematica, cercando di interessare un dente alla volta, iniziando dagli elementi più posteriori presenti in entrambe le arcate e soprattutto dalle superfici interne (linguali/palatale) poi si detergono anche le mucose orali: parte interna del labbro, sia superiore che inferiore, superfici interne di entrambe le guance, lingua, aspetto dorsale e ventrale, e palato duro.

In questo modo si ottiene un’efficace scrub (strofinamento con l’obiettivo di disinfettare le mucose), analogo a quello che viene eseguito secondo i protocolli ospedalieri, che precedono un intervento chirurgico in sede orale. (Lo sciacquo con collutorio è inefficace per la placca microbica adesa).

Lo scopo è quello di ridurre la formazione di aerosol contaminato nelle successive fasi terapeutiche. Questa è dunque una manovra di prevenzione utile a tutti i livelli. D’altra parte anche il Covid 19 si trasmette attraverso le goccioline sospese nell’aria.

Marisa Roncati

A quasi due anni dall’inizio della pandemia, sulla base della sua esperienza e delle sue osservazioni, ritiene che si sia fatto abbastanza in termini di comunicazione o che si possa fare ancora di più e, forse, meglio?

Non ritengo di avere le competenze né desidero esprimere valutazioni al proposito. Viceversa, ho le competenze e il supporto della letteratura scientifica per sostenere che un’azione di strofinamento meccanico permette di rimuovere batteri dalla cavità orale con indiscussi vantaggi sulla prevenzione della carie, che è attualmente in aumento in Italia nei bambini da 2 a 6 anni del 15%. Da un recente sondaggio è emerso che i genitori cominciano a detergere la bocca del proprio figlio solo dopo il compimento di 1 anno di età. Eppure sono state pubblicate dal ministero della salute linee guida (nel 2008 e aggiornate nel 2013), che indicano di detergere le mucose del neonato dopo ogni poppata con garze e soluzione fisiologica (basterebbe almeno una volta al giorno come io suggerisco alle neomamme).

Cappai e Roncati

Ronca Beats è una canzone pensata per essere insegnata nelle scuole ai bambini ma che può diventare il classico “tormentone” che resta nella testa anche dei “grandi. Ci racconta come è arrivata a questo incontro tra musica e scienza e cosa si aspetta da questa sinergia?

Che bello sarebbe se una canzone orecchiabile piacesse ai bambini tanto da impararla a memoria anche se in inglese, ripetendo grazie ai neuroni specchio la gestualità del protocollo!

I genitori e gli adulti poi si interrogherebbero sul significato del testo. Ecco che così ci sarebbe un vero incontro tra musica e scienza! Gli effetti che posso garantire: meno carie nei bambini e un numero ridotto di mali di stagione, che si trasmettono con le goccioline sospese nell’aria. Mentre negli adulti si otterrebbe maggiore salute generale, nonché a livello del cavo orale.

Ci sono arrivata continuando a raccontare la mia mission professionale a tutti: pazienti, amici, colleghi, professionisti di altre specialità, virologi, presidenti di associazioni odontoiatriche, eccetera eccetera. Ringrazio in particolare Elisabetta Sgarbi che con la sua Fondazione sostiene questo progetto e il mio paziente e producer Giangi Cappai che ha realizzato questo brano con la voce della bravissima cantante americana Mia Martini.

Poi ora mi sembra di vivere una bellissima favola. Sono una semplice dentista con qualche incarico di insegnamento in università italiane e all’estero. Con tanta passione professionale ho sempre divulgato concetti di prevenzione in ogni occasione didattica. Ora la canzone potrebbe raggiungere veramente molte più persone, diffondendo concetti incontrovertibili e guadagnando un sorriso pieno di salute.

Gilda Luzzi

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