Doveva essere la serata delle nuove proposte, è stata la serata del clamoroso colpo di scena finale.
Quando erano già da tempo calate non le luci della sera ma le palpebre per il sonno, alle 2 meno qualche minuto, Bugo ha lasciato il palco e ha abbandonato il suo compagno di avventura. Sembrerebbe che Morgan lo avesse appena offeso, modificando le parole della loro canzone ‘Sincero’ con: “La tua brutta figura di ieri sera. Ringrazia il cielo che stai su questo palco”. Parole di fronte alle quali il cantante ha voltato le spalle e se ne è andato. Va precisato che già al momento dell’ingresso sul palco, Bugo aveva esitato a scendere la scalinata, ritardando la sua discesa di qualche secondo. La coppia non è poi tornata a cantare, così come richiesto da Amadeus determinando, per regolamento, la squalifica a causa della defezione.
E’ stata una partecipazione tormentata questa di Morgan al Festival, contraddistinta da polemiche e recriminazioni provocatorie e che si è conclusa nel peggiore dei modi. Dispiace perché lui è un grande maestro e, soprattutto, perché ha coinvolto nel suo approccio complicato con le situazioni anche Bugo che ne è risultato danneggiato.
Ma torniamo alle nuove proposte. I quattro giovani finalisti sono arrivati fin qui attraverso un percorso lungo fatto di sfide ad eliminazione dirette che sono iniziate addirittura a dicembre. L’unica ad essere salita direttamente sul palco dell’Ariston è stata Tecla Insolia, che ha beneficiato del passaporto di Sanremo Young.
I due finalisti sono usciti da due doppie sfide di semifinale: Tecla con “8 Marzo” ha battuto Marco Sentieri “Billy Blu” con il 55% e Leo Gassman con “Va bene così” si è imposto su Fasma con “Per sentirmi vivo” per uno stiracchiato 50,1%.
La finale, tra Tecla e Leo Gassman è stata vinta da quest’ultimo con il 52,5%.
Una vittoria annunciata? Probabile. Una vittoria meritata? Forse. Una vittoria limpida? Parliamone.
Ci sono state alcune anomalie che devono essere evidenziate. La prima è che il voto della Sala Stampa è partito, prima che il Festival cominciasse, senza essere annunciato, quando la sala era quasi vuota e molti giornalisti sono arrivati e non hanno potuto esprimere il proprio voto perché era già stato chiuso. La seconda anomalia è che mentre era ancora in corso la votazione con tanto di televoto valido, è apparso sulla pagina social Instagram ufficiale del Festival di Sanremo un’immagine postata alle 21:20 in cui si dichiarava che Tecla Insolia era la vincitrice delle Nuove proposte di Sanremo 2020, post successivamente e rapidamente rimosso.
Già in precedenza era stato rilevato come il meccanismo di eliminazione a sfide era molto penalizzante. Inoltre, quando sono stati chiesti chiarimenti su come le sfide a due fossero state decise non abbiamo ricevuto una risposta convincente. Così ad esempio questa sera sono stati contrapposti Tecla e Marco Sentieri che avevano entrambi due canzoni di alto spessore artistico e di impegno sociale. Su tutte queste perplessità serviranno dei chiarimenti che possano mettere a tacere le polemiche che stanno montando e che rischiano di intossicare una manifestazione che si è mossa, mai come quest’anno, su terreni mai disconnessi.
Problemi di votazione sono stati rilevati anche nella giornata delle cover quando ad esprimere il proprio voto è stata chiamata l’orchestra del Teatro Ariston. Sembra che le votazioni siano avvenute non in diretta ma quando gli artisti ancora non si erano esibiti. La stessa problematica si è verificata con i voti della sala stampa. Le votazioni dei giornalisti sono state aperte alle ore 21.50 e chiuse alle ore 22.30. Il primo big in gara, Paolo Jannacci, si è esibito alle 22, l’ultimo Marco Masini alle 2,30. Il tutto infarcito con il colpo di scena Morgan i cui voti, dati in anticipo, sono andati sprecati. Ci sarà da discutere e anche parecchio su tutto il meccanismo di voto…
Ma torniamo alla gara. Alle nuove proposte sono stati anche assegnati i premi della critica. Il premio della Sala Stampa “Lucio Dalla” – meritatissimo – è andato a Tecla, giovane sedicenne con un testo che parla di donne. Il premio “Mia Martini” della Sala Stampa è andato agli Eugenio in Via di Gioia, un gruppo divertente che usa sonorità di avanguardia accompagnate da una mimica corporea che fa dell’esibizione un vero e proprio racconto.
Senza nulla togliere al vincitore, Leo Gassman, capace di stare sul palco come un cantante consumato e con una voce che ammalia, una menzione speciale va a Marco Sentieri che con la sua Billy Blu ha raccontato il tema del bullismo, esaminando il disagio ma anche la speranza.
Della solita lunghissima serata che si è conclusa ben oltre le due di notte tra polemiche che “matureranno” nelle prossime ore, dobbiamo ricordare Gianna Nannini che si è esibita trascinando tutto il pubblico dell’Ariston, il commosso saluto, con standing ovation, riservato a Vincenzo Mollica al suo ultimo Sanremo perché andrà in pensione il 29 febbraio e la immutata presenza scenica di Antonella Clerici che ha presentato le canzoni e supportato Amadeus come se da quel palco non fosse mai scesa.
Gilda Luzzi