La prima di Amadeus e di padre Fiorello ci ha fatto gridare al miracolo: 52,2% di share, cifre che non si toccavano dal lontano 2005.
Ma il Festival si sa, non vive di rendita, e così è arrivato quel “passo indietro” tanto evocato nei giorni precedenti la manifestazione. La seconda serata ha, infatti, faticato a decollare e si è trasformata, alla lunga, anzi alla lunghissima, in un polpettone di difficile digestione.
La prima grande indigestione l’abbiamo fatta quando, col passare delle ore ci siamo resi conto che la gara, che dovrebbe essere il fulcro del Festival, è stata relegata a contorno di un “resto” variegato e spesso mal assortito. La metà degli artisti in gara si sono esibiti ben oltre la mezzanotte, alcuni dopo l’una, uno, Michele Zarrillo è entrato in scena all’1.25.
Questo stravolgimento del tradizionale canovaccio della manifestazione, incentrato sullo gara, è stato realizzato per lasciare il posto a una quantità esagerata di ospiti italiani, famosi per carità, ma che approfittano di una vetrina tanto prestigiosa “occupando” il palco da ospiti appunto, senza provare, invece a mettersi in gioco. A questi ospiti, sono stati lasciati tanti minuti, troppi! Mentre dietro le quinte i big in gara aspettavano di entrare finalmente per la prima volta dentro il “loro Festival”.
Difficili da digerire anche i continui intermezzi i di Fiorello che stasera, senza indossare i panni di don Matteo, ha faticato tanto a fare da spalla al suo amico Amadeus e forse non ha ripetuto il miracolo. Nella seconda serata è mancato il ritmo, la misura, l’armonia: Laura Chimenti, Emma D’Aquino e Sabrina Salerno si sono rivelate non impacciate ma meno naturali di chi le ha precedute.
Tiziano Ferro che ha duettato con Massimo Ranieri continua ad essere stranamente ingessato così come Gigi D’Alessio. Più piacevoli da un punto di vista artistico le performance di Zucchero e soprattutto la celebrazione della “reunion” dei Ricchi e Poveri che hanno fatto scatenare tutto l’Ariston e che ci sono parsi, al di là del progetto commerciale, davvero molto in sintonia.
La gara? Tra i giovani Fasma si è aggiudicato con il 51% la sfida con il duo Martinelli/Lula mentre con il 52% Marco Sentieri ha battuto Matteo Faustini,
Tra i 12 big che si sono esibiti va sottolineata la prova di Tosca, per l’intensità del testo e la bravura nell’interpretazione; la grinta di Pierò Pelù, premiato al momento anche dalla giuria demoscopica; Pinguini Tattici Nucleari disincantati e divertenti; da sottolineare gli applausi contenuti per Junior Cally accompagnati anche da qualche timido ma significativo fischio.
Per fortuna due momenti da ricordare ci sono stati: il ricordo tributato con standing ovation a Fabrizio Frizzi nel giorno del suo compleanno e l’esibizione di Paolo Palumbo, 22 anni, malato di SLA che, accompagnato dal fratello sul palco dell’Ariston, ha cantato la canzone Io sono Paolo e ha lanciato un messaggio di speranza attraverso il combinatore vocale che gli permette di esprimersi: “se vi dicono che i sogni non si realizzano, sappiate che i limiti sono dentro di sé. La mia non è la storia di un ragazzo sfortunato ma di un ragazzo che non si è arreso. Ricordatevi che il tempo che abbiamo a disposizione è poco ed è nella mente che ristagnano le disabilità più gravi”.
Tornando alla gara di seguito la prima classifica generale scaturita dalla giuria demoscopica:
1) Francesco Gabbani-Viceversa
2) Le vibrazioni-Dov’è
3) Piero Pelu’-Gigante
4) Pinguini Tattici Nucleari-Ringo Starr
5) Elodie-Andromeda
6) Diodato-Fai rumore
7) Irene Grandi-Finalmente io
8) Tosca-Ho amato tutto
9) Michele Zarrillo-Nell’estasi e nel fango
10) Levante-Tikibombom
11) Marco Masini-Il confronto
12) Alberto Urso-Il sole ad est
13) Giordana Angi-Come mia madre
14) Raphael Gualazzi-Carioca
15) Anastasio-Rosso di rabbia
16) Paolo Jannacci-Voglio parlarti adesso
17) Achille Lauro-Me ne frego
18) Enrico Nigiotti-Baciamo adesso
19) Rita Pavone-Niente (resilienza 74)
20) Riki-Lo sappiamo entrambi
21) Elettra Lamborghini-Musica (e il resto scompare)
22) Rancore-Eden
23) Bugo e Morgan-Sincero
24) Junior Cally-No, grazie
Domani serata dei duetti, 24 canzoni in gara della tradizione sanremese. Ci aspetta un’altra puntata fiume?
Gilda Luzzi