Una veloce convocazione via facebook da parte delle associazioni femministe spagnole IU Luxemburgo e il Movimiento Democrático de Mujeres – Hipatia – Luxemburgo ed ecco che, domenica mattina (29 aprile, ndr), una settantina di persone di varie nazionalità, tra cui anche molti bambini e bambine, si sono ritrovate di fronte all’Ambasciata di Spagna in Lussemburgo per protestare contro la sentenza sullo stupro di Pamplona che, in questi giorni, ha mobilitato in tutta la Spagna migliaia di persone. La sentenza ha condannato i cinque uomini del gruppo “La manada” (il branco, ndr) – rei di aver violentato una diciottenne dopo la Festa di San Firmino – per abuso sessuale e non per aggressione sessuale, quindi, ad un reato minore perchè non implica che ci sia stata violenza o intimidazione. In poche parole sono stati chiesti nove anni anziché ventidue.
L’indignazione contro il verdetto ha sollevato le proteste delle donne spagnole, scavalcando poi i confini della penisola iberica per dilagare in vari Paesi europei dove gli spagnoli risiedono.
Anche la comunità spagnola di Lussemburgo (che conta ufficialmente circa 6 000 residenti) ha voluto fare la sua parte, protestando contro la sentenza pronunciata giovedì scorso dalla Corte provinciale di Navarra, considerata un altro esempio deplorevole e pericoloso di giustizia patriarcale che sembra non capire che lo stupro è la violenza, come si legge nel comunicato stampa pronunciato dalle rappresentanti del presidio lussemburghese. Ribadendo che stiamo affrontando un altro esempio di violenza istituzionale contro le donne da parte di leggi e giudici che rappresentano il braccio esecutivo del sistema patriarcale.
Da Lussemburgo – hanno dichiarato le rappresentanti delle associazioni – noi solidarizziamo con la vittima e siamo uniti alle manifestazioni dentro e fuori lo Stato spagnolo nel nome di una sorellanza collettiva per chiedere la fine della violenza sessista, la costruzione di una forza femminista per conquistare una vita dignitosa. NO è NO. Se si tocca una di noi, siamo coinvolte tutte. Non un passo indietro nella lotta per l’uguaglianza”.
Anche moltissime associazioni femministe e per l’uguaglianza di genere italiane si sono unite alla protesta delle donne spagnole (e di molti uomini che sono contro la sentenza) perchè – chiariscono in un post le rappresentanti di Se Non Ora Quando – questa sentenza mette in pericolo tutte le donne dello Stato spagnolo. Le mette nella condizione in cui se vengono stuprate e resistono possono morire, se invece non oppongono resistenza non verranno credute.
A tutte le latitudini violenza e sessismo minacciano la vita delle donne. Resistere e fare rete serve per diventare più forti e reclamare i nostri diritti a gran voce. Non un passo indietro, tutte insieme, nella lotta per l’uguaglianza.
Di seguito il comunicato (in spagnolo) pronunciato davanti l’Ambasciata di Spagna di Lussemburgo
Hoy estamos reunidos aquí para demostrar nuestro rechazo frontal ante la sentencia dictada el pasado jueves por la Audiencia Provincial de Navarra contra los cinco hombres integrantes del grupo conocido como “La Manada”, condenados por abuso sexual pero absueltos del delito de agresión sexual solicitado tanto por la fiscalía como por la acusación particular. Dicha sentencia reduce la violación múltiple y la agresión perpetrada por estos individuos a un simple caso de abuso sexual y hurto leve, con el consiguiente beneficio para los condenados.
No podemos sino mostrar nuestra más completa repulsa a la sentencia y señalarla como otro lamentable y peligroso ejemplo de “justicia patriarcal” que parece que no entiende que la violación es violencia.
Cuando la Justicia es machista y patriarcal, cuando nuestras Leyes y nuestros órganos judiciales son ajenos a la necesidad ineludible de que la perspectiva de género analice y dé respuesta a las agresiones y violaciones que se dan contra nuestros derechos y nuestros cuerpos, no podemos sino afirmar que estamos ante una muestra más de violencia institucional hacia las mujeres por parte de leyes y jueces que representan el brazo ejecutor del sistema patriarcal.
Nuevamente el Poder Judicial español demuestra una clara incapacidad de aplicar la ley atendiendo a la realidad social de una sociedad democrática contraria a cualquier discriminación o injusticia. Denunciamos la justicia patriarcal que nos deja desprotegidas, porque lejos de terminar con las situaciones de violencia a las que nos enfrentamos las mujeres, deja una sensación de absoluta impunidad para los violadores
Desde Luxemburgo, nos solidarizamos con la víctima y nos unimos a las movilizaciones de dentro y fuera del estado español en unaa muestra de sororidad colectiva para exigir el fin de las violencias machistas, construyendo fuerza feminista para conquistar una Vida Digna.
NO es NO
Si tocan a una nos tocan a todas
Ni un paso atrás en la lucha por la igualdad
(picci)