Non gli abbiamo mai staccato gli occhi di dosso, ieri sera, a Giovanni Giorgio Moroder…Lo abbiamo seguito, osservato, studiato, ascoltato, assecondato…..Lo abbiamo immaginato sulle spiagge di Ibiza a far ballare i ragazzi degli Anni ’80 o nelle discoteche di Londra degli Anni ’90.
Lo abbiamo esaudito, tenendo il tempo, battendo le mani, cantando mentre dirigeva il suo pubblico di seguaci di ogni età; gli abbiamo sorriso e lo abbiamo chiamato a gran voce. Perchè Giorgio è stato l’unico a farci percorrere a ritroso le nostre estati da ragazzi, a farci immaginare di stare su quella spiaggia o in quella discoteca anche se non ci siamo mai stati. L’unico a farci ballare e divertire come da molto tempo non facevamo più.
Tra i remix di Top Gun, Flashdance, American Gigolo e Scarface ……dalla sala della Rockhal ci ha catapultato nella nostra adolescenza, quando ci preparavamo per andare a ballare, liberi, senza tanti pensieri, solo per amore della musica. Quando speravamo di incontrare il ragazzo o la ragazza giusta in discoteca, quando, a casa, ci stonavamo di musica ad alto volume senza ascoltare cosa gridava la mamma dalla cucina.
Un paio d’ore solamente sono bastate per ritornare ad essere leggeri e liberi, liberi e leggeri guardando il passato con occhi benevoli e sperando in un futuro di tanta musica dance.
(picci)