L’8 maggio al Volvo Studio di Milano, Eugenio Finardi ha presentato il suo nuovo album “Tutto” in vendita dal 9 maggio, “Tutto” (distribuito da ADA Music Italy), arriva a 11 anni dall’ultimo album di inediti “Fibrillante” e a 3 anni dalla raccolta “Euphonia Suite”. Si tratta del suo ventesimo album di brani originali, che è iniziata 50 anni fa

Eugenio Finardi_ph Fabrizio Fenucci

L’album, scritto e realizzato con Giuvazza Maggiore, fonde cantautorato e sperimentazione, intrecciando suoni organici e campionamenti, tempi musicali in continua variazione e nuove tecniche di scrittura. Undici brani che raccontano la complessità del presente e le domande universali dell’esistenza, affrontati con la libertà espressiva e con la profondità che da sempre caratterizzano l’artista milanese. Nato e cresciuto in una famiglia dove la musica era parte integrante della vita – la madre Eloise era un soprano di coloratura – Eugenio Finardi, ha fatto del suono e della voce la sua vocazione.

Fin dai primi anni nella scena underground milanese, accanto a nomi come Alberto Camerini, Claudio Rocchi, Ivan Graziani e Demetrio Stratos, Eugenio Finardi ha sviluppato un percorso personale che lo ha portato a essere considerato uno dei capisaldi del rock d’autore italiano. Dalla militanza politica degli Anni Settanta ai successi degli Anni Ottanta e Novanta, l’artista ha attraversato stagioni diverse mantenendo intatta una cifra stilistica inconfondibile, capace di spaziare tra jazz, blues, rock e musica sperimentale. Ha inciso dischi in inglese, partecipato a tre edizioni del Festival di Sanremo, collaborato con artisti italiani e internazionali e dato voce a progetti unici come Il Cantante al Microfono (sulle canzoni di Vladimir Vissotsky), Anima Blues, e Euphonia Suite, il suo progetto più recente, nato durante il lockdown e costruito come un flusso sonoro continuo.

Quando entra per iniziare la presentazione si percepisce nell’aria la sua presenza con uno standing da vero artista. Finardi regala ai presenti l’interpretazione live delle due canzoni “La battaglia” e “La mano di uno che sa” e racconta di essere orgoglioso di aver studiato cosa può e cosa sa fare l’Intelligenza Artificiale e come questo studio gli ha permesso di scrivere le canzoni con modalità e tecniche che l’AI non potrebbe comporre.

Come nasce TUTTO? Parola impegnativa… cosa contiene? A 72 anni cominci a ragionare su tutto, sui cambiamenti… c’è questa danza gigantesca intorno e abbiamo il dono di capirla, siamo una piccola parte di un’immensità sorprendente… Dante quando arriva davanti al Divino perde la parola… Sento una spinta a capire il senso di questa immensa danza.

Il suo rapporto con le parole? Le adoro, perché sono nato con due lingue (padre italiano madre americana) mentre la musica è una, universale!

Durante la sua carriera Finardi, più che rincorrere produzioni marketing oriented, ha sempre seguito un percorso artistico anche fuori dagli schemi, ma coerente e di crescita personale e questo ha fatto di lui un vero talento poliedrico. La scelta dei migliori musicisti è stata sempre una sua capacità che gli ha consentito di distinguersi nel panorama musicale internazionale.  Nel tour cercheranno di riprodurre le canzoni vecchie fedelmente, ma con gli strumenti di oggi.

Questa la tracklist di “Tutto”:

01 – Futuro

02 – Bernoulli

03 – Tanto Tempo Fa

04 – La Battaglia

05 – Francesca Sogna ft. Pixel

06 – La Mano Di Uno Che Sa

07 – Onde Di Probabilità

08 – I Venti Della Luna

09 – Massiccio Attacco Di Panico

10 – Pentitevi

11 – La Facoltà Dello Stupore

TUTTO potrebbe essere l’ultimo disco di inediti, una sorta di testamento musicale e spirituale, carico di consapevolezza, libertà espressiva e ricerca interiore.

Simona Di Pietro e Gilda Luzzi

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