Splendide fotografie in mostra al Circolo Ricreativo e Culturale “E. Curiel” celebrano l’arte e la vita a un secolo dalla sua nascita
Quest’anno Pasolini avrebbe compiuto 100 anni. Magari oggi sarebbe già morto di vecchiaia. Così vorremo immaginare che fosse stato. Invece la sua vita venne fermata tragicamente una notte di quasi 50 anni fa (era il 2 novembre 1975). Sul suo omicidio ancora tanti punti oscuri, sulla sua eredità artistica e culturale solo certezze. Quelle di sapere senza dubbio che Pier Paolo Pasolini è stato uno dei più grandi artisti e intellettuali che l’intero mondo ci invidia. Regista, poeta, scrittore, attento osservatore della società, della quale ha colto e denunciato, con coraggio e lucidità, i tratti più discutibili. Il suo habitat ideale erano le periferie di Roma, e quei suoi abitanti veri, emarginati, autentiche perle di vita in uno squallido letamaio esistenziale.
Il Circolo Curiel di Lussemburgo ha inaugurato ieri sera (venerdì 22 aprile alle ore 19) una bellissima mostra fotografica che omaggia PPP. Era presente Cesare Costantini, direttore di ERAPLE (Ente Regionale Acli per i Problemi dei Lavoratori Emigrati del Friuli Venezia Giulia), che ha deliziato i presenti offrendo un aperitivo-buffet a base di prodotti tipici della sua regione. Oltre a ERAPLE, fra gli organizzatori con il Curiel anche ACLI Lussemburgo e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa è stata di Mario Tommasi, friulano che da molti anni vive in Lussemburgo: presidente ACLI Lussemburgo e rappresentante ERAPLE per il Granducato. Umberto Picariello ha fatto gli onori di casa illustrando ai presenti la figura di Pasolini e presentando le splendide foto in bianco e nero di Christoph Montebelli, fotografo e scrittore austro-tedesco. Ritratti che catturano con un garbo magistrale la vita e il lavoro del regista-scrittore, oltre ai tanti dei luoghi romani che egli adorava. La mostra è allestita nella sala del primo piano del Circolo e durerà alcune settimane. Davvero da non perdere.
Maria Grazia Galati